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Cronistoria

Cronistoria della Ricostruzione dello Stato Lombardo Veneto

Le Istituzioni di Autogoverno del Lombardo-Veneto nascono nel 1999 come autodeterminazione di Istituzioni del Popolo Veneto, che assumo poi il governo del Lombardo Veneto nel 2006 quando il fondatore, Loris Palmerini, ha dimostrato la nullità dell’annessione del Regno nel 1866

Il Lombardo-Veneto è il continuatore legale della Repubblica Veneta secondo il diritto internazionale vigente.

Ecco per sommi capi il percorso che ha portato alla ricostruzione del Lombardo-Veneto

Popolo Veneto: il 24-07-1999 dei primi cittadini si sono riconosciuti come appartenenti al Popolo Veneto:
“noaltri se riconossemo come popoeo veneto, e inte’l rispeto dei altri popoi se proclamemo “nassion veneta” co el intedimento de veder riconossui i nostri diriti umani, culturai, economici e ppoitici. Affermemo che sto ciapo xe costituente del popoeo veneto nel senso dea lese taliana e par e implicassion de i Patti internassionai sui diriti civii poitici e sociai riconossui daea lese taliana n.881 del 1977″ (vedi documento)

Autogoverno: il 31 luglio 1999 il Popolo Veneto, già integrato di nuovi appartenenti cittadini, si riunisce e dà inizio all’autogoverno del popolo veneto, basandosi sul riconoscimento legale italiano della propria esistenza e sui diritti di tutti i popoli dati dalle leggi internazionali sui diritti umani. Le leggi internazionali agiscono come limite costituzionale dell’Autogoverno. Il Popolo stabilisce che dovrà essere eletta una assemblea nazionale veneta (Asenblea dei menbri), e introduce negli atti di costituzione i principi di federalismo e di sussidiarietà anche del singolo individuo (Democrazia diretta). (vedi documenti)

Tribunale del Popolo Veneto: il 26-09-1999 il Popolo istituisce l’autorità di giustizia “”Tribunale del Popolo Veneto” ed elegge a Presidente del Tribunale Loris Palmerini. (vedi documento)

Le Istituzioni di Autogoverno in quel tempo riconoscono proprio territorio nazionale (veneto) le province di Bergamo, Brescia, Belluno, Padova, Pordenone, Rovigo, Treviso, Udine, Venezia, Verona, Vicenza fino ai comuni di Crema e Monfalcone, in quanto veneti di cultura e storicamente della Repubblica. Sono per tanto comprese le regioni lombarda e friulana, per quanto di competenza nazionale.

Tribunale del Popolo: il 19 febbraio 2000 il presidente ordina la http://www.repubblica.org/tribunale/veneto/ord/ord00d04a.htm di Segato Giuseppe, originario fondatore dell’autogoverno: Segato viene rilasciato e nella sentenza della magistratura italiana si parla dell’Autogoverno del Popolo Veneto, ma in seguito Segato viene ricondotto in carcere. La magistratura in seguito lo terrà in carcere pretendendo da lui false accuse contro gli altri componenti delle Istituzioni, delazione che lui rifiuterà pagando con ulteriore carcere.

Sovranità: il 25 marzo 2000 il Tribunale del Popolo Veneto sentenzia sulla sovranità delle Istituzioni del Popolo Veneto sul territorio nazionale.

Decolonizzazione: il 4 aprile 2000 il Tribunale del Popolo Veneto, Palmerini, ordina la decolonizzazione alle amministrazioni dello Stato italiano e la restituzione dei beni al popolo veneto.

Costituente per lo STATO VENETO: il 04-06-2000 il Governo decreta la Costituente per lo Stato Veneto e le sue organizzazioni vengono integrate nell’Autogoverno del Popolo Veneto, vengono emessi i Titoli di credito del futuro Stato Veneto rimborsabili il giorno della proclamazione di piazza.

Abrogazione Tasse: 04-06-2000 il Governo decreta l’abrogazione delle Tasse italiane e istituisce la nuova IRPEF del 2% annua e il 20% di I.S. (imposta scambi) su tutti gli scambi mensili, tolte le spese (comprese di I. S). L’imposta IS viene versata al proprio Sindaco o se egli si rifiuta alla Cassa Nazionale Veneta.

Assemblea Nazionale Veneta: il 03-09-2000 i Cittadini Veneti votano i Membri della Assemblea Nazionale Veneta, la prima assemblea nazionale dopo 200 anni di governo straniero.

Assemblea Nazionale Veneta: il 28-09-2000 si riconferma come il più votato il Presidente Franceschi Luciano, che viene votato dall’Assemblea anche Presidente del Governo del Popolo Veneto.

Assemblea Nazionale Veneta: il 12-12-2000 viene dichiarato reato l’usurpazione di funzioni pubbliche spettanti alle Istituzioni venete.

Assemblea Nazionale Veneta: il 27-12-2000 l’Assemblea dei Membri verifica i propri poteri e dichiarandosi essa stessa assemblea costituente del popolo veneto ex-novo ri-legittima l’operato di autodeterminazione fino ad allora fatto dal Governo del Popolo Veneto e dal Tribunale del Popolo Veneto.

Commissariamento delle amministrazioni italiane: il 26 giugno 2001 il Governo del Popolo Veneto, decreta che “I funzionari decadono dalla legittimità ma vengo mantenuti come commissari ad acta. Per l’art. 10 del decreto del Governo, il Tribunale assume i poteri di controllo e governo dei Tribunali italiani e gli vengono trasferite tutte le funzioni amministrative escluse quelle previste dalle leggi venete”.

Vigili di Padova: 16 agosto 2001 i “vigili” di Padova fermano Loris Palmerini e rifiutano di rispettare la legge sull’autogoverno, lo insultano, lo percuoto per fuggire dalla polizia che Palmerini ha nel frattempo chiamato. Le denunce inviate alla magistratura italiana spariscono. Palmerini presenta ricorso per la multa contro l’autorità dei vigili e del prefetto.

Elezioni di Autogoverno : il 08-12-2001 il Governo decreta per il 07 Aprile 2002 le elezioni per le cariche istituzionali di Sindaco, Commissario di governo alla regione, Presidente della regione, Prefetto, Questore, Presidente della Provincia, Presidente del Tribunale Civile o Penale o Altro, Presidente di Sezione di Tribunale, Procuratore Capo, Procuratore Regionale, Presidente della Corte dei Conti Regionale, Magistrato alle Acque, Presidente o Direttore dell’Ufficio delle Entrate, Direttore Generale di Ospedale o Azienda Ospedaliera, Comandante in Capo di Regione di ogni forza Armata, Capo della Polizia Nazionale Veneta, Presidente dell’Autogoverno del Popolo Veneto, in base alle leggi art.2 L.n.340/1971, L.n.881/1977,

Area Metropolitana di Venezia: il 3 febbraio 2002 non si svolgono per mancanza di candidati le elezioni del sindaco metropolitano (L.n.142/1990);

Tribunale Italiano: il 27 febbraio 2002, convocato in udienza al Tribunale italiano Lando Massimo chiede il trasferimento al Tribunale del Popolo Veneto: nessuna pronuncia del magistrato italiano (ex presidente del Tribunale di Padova)

Autogoverno: il Presidente del Governo, Franceschi, con il ministro Lando, consegna a mano al dott Vetro (consigliere al seguito di Ciampi in visita a Padova) un ricorso di Loris Palmerini (Presidente del Tribunale) che chiede il riconoscimento delle istituzioni del popolo veneto, il trasferimento dei poteri, la pubblicazione delle leggi sulla gazzetta ufficiale, ecc. Il ricorso è di 15 pagine di cui 13 di normative.

Tribunale del Popolo Veneto: 25 marzo 2002, il presidente del Tribunale emana il regolamento delle elezioni del 7 aprile 2002, con l’aggiunta della elezione del Sindaco Metropolitano in sostituzione del Governo. Il regolamento viene mandato a circa 3000 amministrazioni fra comuni, prefetture, tribunali, regioni, questure ecc.

2004 In tribunale a Cittadella, il presidente del Governo Franceschi chiede il processo il Lingua Veneta in base ai diritti umani: il giudice riconosce il diritto ma la stenografa meridionale non sa come scrivere. Franceschi viene condannato

2005 In ogni sede penale, civile e amministrativa viene presentato il “ricorso standard” volto a far valere il diritto all’autogoverno e i diritti umani. In appello e senza avvocato viene annullata la condanna a Franceschi. Raccolte firme e petizioni a favore della Lingua veneta

2006 La Life tv riconosce l’autogoverno del Popolo Veneto come suo referente istituzionale e comincia a far valere in diversi procedimenti i diritti di autogoverno; al Tribunale di Venezia chiede al giudice di accertare se il territorio lombardo-veneto è legalmente italiano o ha diritto all’autogoverno. In ottobre a Conegliano, Life e altri 60 patrioti, invocando il diritto di autogoverno respingono la polizia che chiede di sequestrare dei beni Life

Novembre 2006 – viene dichiarata la nascita dello STATO DELLE VENETIE, con sovranità sul Lombardo-Veneto, i simboli della Repubblica italiana vengono abbandonati

2007 Palmerini pubblica il libro “La repubblica mai nata” in cui si dimostrano la nullità del Referendum del 1946 e la nullità dell’annessione del 1866; il libro viene allegato al procedimento LIFE di Venezia come prova documentale. Procede la raccolta firme per fare causa internazionale all’Italia

20 febbraio 2008 – storica sentenza del Giudice di Venezia che sentenzia il Difetto Assoluto di Giurisdizione riguardo alla proprietà del Lombardo-Veneto: nessuna amministrazione italiana può effettivamente affermare che si tratti di territorio proprio

2 giugno 2008 – Un autobus di 25 patrioti si reca a Strasburgo alla Corte dei diritti con la sottoscrizione di 1250 persone che chiedono una condanna dell’Italia per violazione di vari diritti umani e del federalismo fiscale previsto dalla legge europea del 1986 e negato dall’Italia

Settembre 2008 – Strasburgo accoglie il ricorso dei 1250 : E’ FONDATO E PRODURRA’ SENTENZA

Ottobre 2008 : il Presidente Franceschi lascia l’incarico nelle mani del suo Vice Quaglia

Novembre 2008: si decreta di andare a elezioni il 25 gennaio 2009

Dicembre 2008: vengono notificati tutti i 1993 comuni del Lombardo Veneto che si svolgeranno le elezioni nazionali del popolo veneto

25 gennaio 2009 – Elezioni nazionali dello Stato delle Venezie

13 marzo 2009 – il presidente del Tribunale incarica della Presidenza dell’Assemblea l’eletto Daniele Quaglia.

15 marzo 2009 – si riunisce l’Assemblea eletta nel 2009 con presidente Daniele Quaglia (risultato il più votato alle elezioni) ma viene nominato Capo del Governo e messo fuori ruolo dal Parlamento. Caltarossa Thomas ( secondo più votato) viene nominato capo dell’Assemblea. Quaglia e altri vengono sostituiti in “seconda nomina” dai primi non eletti, secondol il sistema elettorale concordato dal precedente Governo Quaglia con il presidente del Tribunale Palmerini.

25 giugno 2009 – Il capo del Governo Quaglia schiera una “polizia nazionale veneta” senza decreto attuattivo, e dichiara alla stampa che la polizia sarà armata – clamore.

26 giugno 2009 – il presidente del tribunale impone al governo un decreto extraordinario per legittimare la polizia da pubblicare entro qualche giorno (vedi documento ).

27 giugno 2009 – l’assemblea presieduta da Caltarossa si riunisce e sancisce la riapertura delle elezioni in “zonta”

1 luglio 2009 – il governo non raggiunge l’unanimità per la legalizzazione della polizia in quanto alcuni ministri non sono d’accordo sulla previsione dell’uso delle armi

3 luglio 2009 – il capo del governo Quaglia dimette tutti i ministri per decretare da solo l’armamento della polizia, ma il presidente del tribunale, necessitando la propria controfirma, non gli consente la deliberazione da solo.

4 luglio 2009 – il capo del governo chiede la convocazione dell’Assemblea per ottenere che il governo possa decretare senza unanimità

7 luglio 2009 – l’assemblea, presieduta da Caltarossa, si riunisce e delibera la modifica del criterio di voto del governo. Tuttavia il “capo della polizia” Bortotto, autore della proposta di regolamento sugli armamenti, nega che ci sia intenzione di armarsi, confermato dal Capo del Governo Quaglia. Stante le bugie il presidente del Tribunale dichiara che a partire dal 5 settembre non sarà più presidente. Il presidente dell’Assemblea presente le sue dimissioni per solidarietà.

9 luglio 2009 – il presidente del tribunale chiede il ritiro delle dimissioni al presidente dell’Assemblea, e ai 4 parlamentari che lo hanno seguito.

12 luglio 2009 – il presidente dell assemblea ritira le sue dimissioni insieme a 3 parlamentari. Il presidente del Tribunale restituisce l’incarico

15 luglio 2009 – il governo pretende la sostituzione del capo dell’Assemblea con un altro membro, ma non il successivo in termini di voti. Il presidente del Tribunale riconosce la legittimità di Caltarossa e rinvia la questione alla Assemblea.

29 luglio 2009 – il governo si riunisce senza notiziare le altre Istituzioni. Delibera l’uso futuro di armamenti, e invia al presidente del Tribunale il verbale non firmato invece del decreto per la pubblicazione

4 agosto 2009 – il presidente del tribunale reinvia il decreto del governo per incompatibilità costituzionale e per la forma non conforme.

13 agosto 2009 – il presidente del tribunale chiede le dimissioni al Capo del Governo per manifesta incapacità di rispetto delle regole e altri fatti gravi che intende comunicare al parlamento , ma chiede al parlamento di essere lui a decidere dopo averlo udito.

14 agosto 2009 – su richiesta di 4 parlamentari il presidente dell’Assemblea convoca l’Assemblea per il 29 agosto. In programma un completo chiarimento con il capo dell’assembea, il governo e il tribunale.

18 agosto 2009 – il governo tenta il colpo di mano dichiarando decaduto il presidente del tribunale che per statuto è indipendente dalla politica e nomina 3 “saggi”. Quaglia si dichiara anche capo dell’Assemblea e convoca una riunione per il 30 agosto. Vengono fatti circolare documenti infamanti sul presidente del tribunale

19 agosto 2009 – un partito politico avverso alle istituzioni di cui fa parte il “kapo” della polizia, rilancia le accuse contro il presidente del Tribunale dichiarandolo spia, traditore, sabotatore e di aver favorito l’arresto di uno dei fondatori, Segato, morto nel 2006.

22-25 agosto 2009 – il presidente del tribunale dimostra pubblicamente che ogni accusa è del tutto calunniosa e infondata

29 agosto 2009 – L’assemblea dei membri, a norma dello Statuto si autoconvoca su richiesta di 4 parlamentari, e riconferma Caltarossa quale presidente. All’ordine del giorno la domanda di decadenza del Governo presentata dal Presidente del Tribunale Palmerini Loris: nell’audizione dello stesso emergono gravissime e sistematiche violazioni dello Statuto da parte di Quaglia e de l governo , oltre all’uso delle Istituzioni per fini privati da parte di Quaglia e Zanatta. L’assemblea a norma dello statuto dichiara decaduto il goveerno Quaglia e i ministri, i componenti del Governo che hanno firmato un decreto eversivo il 19 agosto vengono interdetti a vita dalle funzioni pubbliche. Viene sancito che chi partecipasse alla riunione abusivamente convocata del 30 agosto verrà pure interdetto. L’assemblea stabilisce che qualora si continuasse ad usurpare le insegne da parte di Quaglia e compagni, dovranno essere notificate le magistrature italiane delle prove raccolte. Viene inoltre dichiarato sciolto ogni corpo di polizia parallelo (vedi decreto).

4 settembre 2009 – Palmerini Loris presenta ricorso a Strasburgo per violazione del diritto del Giudice naturale perpretato ai suoi danni da parte della Procura di Padova, magistrato Luca. Il ricorso è sottoscritto da 345 persone.

5 settembre 2009 – L’Assemblea del Popolo Veneto, Parlamento dello Stato delle Venetie /Autogoverno del Popolo Veneto, si riunisce a Due Carrare (PD) come previsto dalla legge 7 luglio 2009, conferma la legge precedente del 29 agosto, approvato la nomina di Francesca Carrarini a presidente supplente del Tribunale del Popolo Veneto, vota a capo del Governo, Loris Palmerini,. I media sono diffidati da associare le Istituzioni di Autogoverno del Popolo Veneto, Stato delle Venetie ad altre persone o fatti diverse dai rappresentanti Istituzionali e verranno citati in giudizio per danni d’Immagine e risarcimento danno qualora questo succedesse.

15 ottobre 2009 – De Pieri Gabriele, parlamentare dell’Assemblea, presenta istanza alla procura della Repubblica di essere giudicato da giudice naturale , tutti i giornali ne parlano

5 novembre 2009 – Le Istituzioni vengono pesantemente investite da una campagna di diffamazione dei media che le associano a Quaglia e compagni denunciati per organizzazione paramilitare in odore di sequestro di persona.

6 novembre – Palmerini scrive per la quinta voilta a tutti i giornali che Quaglia e compagni non sono parte dell’Autogoverno, e che le sigle “Stato delle Venetie”, Autogoverno popolo Veneto, Governo del Popolo Veneto, nonché il simbolo del leone in moeca sono proprietà dello stesso e in uso alle istituzioni, e che ogni associazione con Quaglia e compagni è un danno di immagine.

marzo 2012 – il Governo del Lombardo Veneto scrive all’Unione Europea che il territorio non è mai stato Italiano e l’Italia stessa ha annullato l’annessione

giugno 2012 – il Governo del Lombardo-Veneto chiede ai governo di Spagna, Grecia e Portogallo il riconoscimento, suggerendo loro di risolvere i problemi economici rifananziando il debito pubblico all’1% direttamente alla BCE ai sensi dell’art 123 comma 2 del Trattato di Lisbona